Carate Bene Comune

giovedì 23 maggio 2013

Politiche del territorio


Il nostro giudizio sul Piano di Governo del Territorio è stato fin dalla prima ora fortemente negativo per le previsioni esagerate di consumo di suolo in una città già radicalmente modificata dal vecchio Piano Regolatore.

Gli interventi edificatori già effettuati sommati a quelli per i quali si sono avviati gli iter amministrativi finiranno per stravolgere in modo irreversibile, l’impianto urbano ereditato dalla storia della nostra città.

Le nostre preoccupazioni non sono solo di carattere ecologico, che pure sono importanti e decisive, ma riguardano anche altri effetti significativi che si potrebbero manifestare se il piano venisse attuato così com’è. Infatti il moltiplicarsi degli insediamenti abitativi porta con sé molti problemi, quali:

·         l’affievolirsi delle relazioni interpersonali e sociali dei cittadini con la perdita del senso di appartenenza alla comunità;

·         una carenza di socialità e di vitalità dei quartieri che pone reali problemi di sicurezza: più un luogo è frequentato da persone che hanno relazioni solide e più è naturalmente sicuro; più la città si estende e più si desertifica;

·         l’impoverimento delle tradizioni e della ricchezza culturale della comunità;

·         il deprezzamento nei valori delle abitazioni esistenti che costituiscono la prima fonte di risparmio per molte famiglie;

·         e, soprattutto, il peggioramento della qualità della vita, provocato dagli inquinamenti, dal traffico, dalla congestione urbana.

A questi motivi si sono aggiunte le gravi irregolarità che hanno viziato la formulazione del PGT: è un fatto acclarato dalla giustizia che almeno 5 ambiti sono stati inseriti in Piani Attuativi solo a seguito di atti di corruzione, ma il sistema che ha operato per essi verosimilmente ha riguardato anche altre situazioni.

Riteniamo pertanto indispensabile procedere nel minor tempo possibile ad un rifacimento del PGT secondo una impostazione a consumo zero di suolo. Per dare più efficacia a questa azione sarà peraltro necessario che la gente di Carate sia veramente coinvolta in tale processo, non limitandosi alle forma di partecipazione strettamente previste dalla Legge 12. Bisognerà invece:

·         superare l’idea che solo gli “esperti” si devono occupare del progetto di città;

·         realizzare una partecipazione che sia, nel contempo, individuazione delle reali esigenze e costruzione di risposte condivise;

·         evitare, come è accaduto finora, che si confonda la partecipazione con l’informazione offerta alla città di scelte già prese.


In particolare la nostra lista individua i seguenti punti sui quali concentrare l’azione della prossima amministrazione comunale:


a. partecipazione alla fase attuativa del PGT:

 
§         realizzare consultazioni nel mondo delle associazioni, dei sindacati, degli imprenditori, dei commercianti, degli artigiani per raccogliere osservazioni e proposte;

§         effettuare interviste a campioni significativi, organizzare concorsi pubblici, convegni, riunioni nei quartieri e nelle frazioni e via dicendo;

§         mettere a disposizione del percorso partecipativo tutti quegli strumenti e servizi che sono indispensabili alla sua riuscita.

b. forma urbana:


§         evitare che la costruzione del disegno urbano rimanga una prerogativa pressoché assoluta degli investitori privati cui vengono delegate decisioni che coinvolgono il destino di tutti, presente e futuro;

§         contrastare l’eccessiva specializzazione delle zone della città, evitando, ad esempio, di connotare le aree al di là del viale Brianza come quartieri dormitorio e privi di servizi;

§         migliorare l’accessibilità e i collegamenti fra spazi pubblici e privati, costruendo percorsi protetti anche attraverso il verde cittadino (es: parco Cusani) per dare vitalità e frequentazione ai più importanti spazi pubblici, quale antidoto al degrado e all’insicurezza;

§         riqualificare l’incrocio di S. Bernardo come punto panoramico di particolare pregio e porta di accesso alla città;

§         incrementare la frequentazione della Villa Cusani come luogo privilegiato di avvenimenti temporanei (mostre o convegni), ma anche come sede di attività culturali o politiche permanenti;

§         rilanciare la vita sociale delle frazioni e nei quartieri con proposte di maggior coinvolgimento nella gestione amministrativa e con il decentramento di alcuni servizi comunali;

§         stimolare la trasformazione e il pieno recupero, anche per utilizzo pubblico, di importanti aree dismesse o male utilizzate.


c. ecologia e sicurezza ambientale:


§         Collegare, laddove è possibile, aree verdi fra di loro (corridoi ecologici);

§         progettare nuovi PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale) per connettere e integrare il sistema del verde urbano e con quello delle aree protette situate in comuni limitrofi;

§         predisporre un piano di prevenzione dei rischi idrogeologici;

§         migliorare la difesa del fiume Lambro attraverso la costituzione di associazioni e accordi sovra comunali volti a ridurre l’inquinamento delle acque;

§         tutelare il parco fluviale con progetti di difesa delle sponde e di rinaturalizzazione del percorso delle acque e dell’ambiente circostante;

§         proseguire nella riqualificazione dei sentieri  lungo le sponde del fiume;

§         controllare l’inquinamento da polveri, luminoso ed acustico e risolvere i problemi urgenti legati alla presenza di amianto in alcuni edifici sul territorio comunale;

§         riorganizzare il servizio raccolta rifiuti, sulla base di 4 r: riduzione, recupero, riciclo, riuso.

d. fabbisogno edilizio:
§         individuare il fabbisogno di abitazioni in rapporto a previsioni demografiche realistiche, anche in relazione agli standards abitativi e al reddito dei cittadini;

§         introdurre meccanismi premiali per chi affitta (a Carate ci sono oltre 400 appartamenti vuoti);

§         acquisire finanziamenti regionali e statali per offrire opportunità abitative in affitto moderato e sociale;

§         recuperare il maggior numero possibile di costruzioni esistenti;

§         incentivare l’adozione di accorgimenti per il risparmio energetico e per l’uso di energie provenienti da fonti rinnovabili ;

§         adeguare le reti tecnologiche, quali l’acquedotto, le condotte del gas, le fognature e via dicendo.

e. attività commerciali e produttive:


§         predisporre un’offerta di aree per attività artigianali e la piccola industria commisurata ai bisogni effettivi della città;

§         tutelare il sistema commerciale di Carate, essenziale per la vitalità del paese e per le relazioni umane, evitando l’insediamento di grandi e medi centri commerciali;

§         facilitare il mantenimento di attività produttive individuali o di piccole dimensione dentro la città;

§         promuovere consorzi e associazioni con comuni limitrofi per realizzare infrastrutture e servizi utili alle attività produttive.

 f. crescita qualitativa e la distribuzione dei servizi

§         garantire, in campo sanitario, la presenza sul territorio dei servizi essenziali, difendendo la permanenza a Carate della sede sanitaria distrettuale e dell’ospedale Vittorio Emanuele III e sostenendo gli istituti clinici Zucchi nel miglioramento della collaborazione fra gli enti;

§         potenziare gli spazi ambulatoriali Psichiatrici di via Donizetti con la creazione di Centro Psico- Sociale;

§         organizzare eventi formativi su salute e stili di vita

§         migliorare la qualità degli edifici scolastici rendendoli più funzionali alle moderne tecniche didattiche, completando l’interconnessione alle reti telematiche e la messa in sicurezza di tutti gli impianti tecnologici; completare la realizzazione della nuova scuola risolvendo anche i problemi di viabilità (accessi, percorsi protetti e parcheggi) ad oggi ancora non affrontati;

§         valorizzare i luoghi di incontro per gli anziani e predisporre laboratori o occasioni di socializzazione per i giovani;

§         promuovere la cultura della solidarietà e della buona vicinanza come uno dei tratti tipici della comunità caratese
g. mobilità: 
§         attuare un piano urbano del traffico che definisca la gerarchia delle strade urbane, razionalizzi i percorsi obbligati, migliori la viabilità anche con interventi di natura strutturale;

§         proibire il traffico pesante su alcuni tratti urbani (Agliate);

§         progettare zone a traffico limitato in aree centrali del paese;

§         allestire percorsi protetti (piste ciclabili e/o ciclopedonali) di collegamento fra le più importanti strutture pubbliche (Scuole, Comune, Ospedale, ecc);

§         migliorare o istituire collegamenti con le stazioni ferroviarie di Seregno, Villa Raverio e Carate Calò;

§         favorire la realizzazione di parcheggi (anche sotterranei) che siano in armonia con la scena urbana esistente, limitando al massimo il ricorso ai parcheggi a pagamento;

§         predisporre un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche in tutti gli edifici e spazi pubblici;

§         predisporre una presenza assidua della polizia locale nelle strade e nelle piazze per controllare il regolare svolgimento del traffico e della sosta.

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