Carate Bene Comune

domenica 28 aprile 2013

Casiraghi Paola

 
 
 

Ho 48 anni, un marito e due figli, abito a Carate dal 1994. Sono laureata in filosofia e ho seguito corsi di specializzazione nell’ambito delle politiche attive del lavoro. Ho lavorato nell’ambito delle politiche giovanili (Progetto Giovani e Informagiovani) e delle politiche del lavoro (Centro Lavoro Vimercatese). Mi sono occupata di coordinamento operatrici di sportello, relazione con gli Amministratori Pubblici e i funzionari dei 19 comuni aderenti, progetti di ricollocazione, progetti di pari opportunità e di imprenditoria femminile, lavori di cura (badanti), tirocini formativi, organizzazione di incontri pubblici e convegni, formazione. A Carate Brianza insieme a alcune amiche ho fondato l’Associazione Genitori dell’ITCS G.D. Romagnosi e conduco insieme a tanti altri volontari e volontarie il Piedibus. “Coordino” Donne Accanto, laboratorio di lingua italiana per cittadine straniere e aiuto scolastico ai bimbi, bimbe, ragazzi/e di lingua non italiana. Faccio parte  del nascente Punto Famiglia ACLI. Mi piacciono i nuovi stili di vita e tutto quello che crea relazioni e legami di solidarietà tra le persone, così ho organizzato un percorso per far nascere un Orto Condiviso - si zappa, semina e raccoglie insieme, tempo permettendo, tempo climatico intendo, perché quello personale si moltiplica per tutti i partecipanti. Spero che Carate diventi un orto diffuso, dove coltivare, insieme ai prodotti dell’orto, relazioni e saperi. Sono una gasista, partecipo a LambroGas, gruppo di famiglie che compra insieme i prodotti più disparati ma che siano il più possibile locali, etici ed equi.
Credo che l’epoca dell’egoismo sia finita e che tutti e tutte, soprattutto le donne che sono più concrete, dovrebbero occuparsi del territorio in cui abitano, per renderlo vivo e accogliente. Insieme trovare la strada per vivere bene, interrogando non solo il nostro bisogno ma soprattutto quello di chi ci è accanto e per diversi motivi è in condizione di disagio o debolezza.
Bisogna essere seri e creativi e operare davvero con delle visioni di futuro che permettano di dare speranza e sogni ai nostri figli e alle nostre figlie; che permettano di riconoscerci e sostenerci uno con l’altro, senza vergogna per le difficoltà, ritornando insieme a “cose” più importanti di quelle che si comperano o ci mascherano per essere accettati.
Non ho tessere di partito, però ho quella dell’ANPI, perché non bisogna dimenticare le nostre radici e i troppi morti e morte che ci danno occhi e parole per ridire ogni giorno la nostra libertà e inseguire l’uguaglianza.
 
"Si dovrebbe poter comprendere che le cose sono senza speranza e tuttavia essere decisi a cambiarle".
Francis Scott Fitzgerald
 


Nessun commento:

Posta un commento