Carate Bene Comune

venerdì 24 maggio 2013

Bilancio ed efficienza gestionale


Il bilancio del Comune di Carate fino al 2011 non è stato caratterizzato da un corretto equilibrio economico: l’esenzione dei vincoli del “patto di stabilità” ha infatti portato a un consistente aumento della spesa corrente, cresciuta in un decennio ad un tasso quasi triplo rispetto all’inflazione, e ciò specialmente in voci di spesa non direttamente rapportabili alla produzione di servizi finali destinati ai cittadini. Tutto questo si è riflesso in un forte incremento della pressione fiscale. L’IRPEF comunale era già stata sestuplicata nell’Amministrazione precedente raggiungendo i massimi, mentre questa Amministrazione ha aumentato sistematico tutte le tariffe, con un aumento delle spese che le famiglie si trovano a sostenere per accedere ai servizi prodotti direttamente dal Comune (da quelli scolastici, alla Tarsu, ai servizi cimiteriali…) o (a causa di tagli) a quelli erogati in regime di convenzione. Il bilancio peraltro oggi appesantito dalla necessità di restituire i mutui contratti negli ultimi dieci anni perché la copertura della spesa corrente è stata attuate attraverso il sistematico utilizzo degli oneri di urbanizzazione e ciò ha comportato un rilevante aumento dell’indebitamento per finanziare i lavori pubblici. Per questo nell’ultimo anno si sono dovute stabilire aliquote IMU ai massimi livelli possibili per le seconde case ed i terreni edificabili, e molto prossimi ad essi anche per le attività produttive, oggi in forte difficoltà a causa della recessione. Noi intendiamo:

·         riqualificare la spesa con tagli mirati su tutte le voci non direttamente raccordabili alla produzione di servizi finali;

·         ridurre almeno del 30% la componente di spesa legata ai costi dell’Amministrazione (ossia, dell’ammontare totale delle indennità di carica versate ai membri della Giunta e al Presidente del Consiglio Comunale), che già peraltro ci eravamo impegnati a ridurre per questa entità rispetto alla precedente amministrazione;

·         ricercare economie in tutti gli appalti e i contratti esterni;

·         tagliare le spese per consulenze esterne che potranno essere assicurate dalla competenze dei membri della Giunta;

·         procedere in una riorganizzazione della struttura comunale che aggiunga a leve informatiche più evolute logiche di gestione in grado di valorizzare il contributo dell’intero organismo personale nella produzione di servizi ai cittadini.

 

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