Carate Bene Comune

giovedì 21 marzo 2013

Noi, l'altra Carate


Queste righe intendono offrire ai cittadini caratesi la sintesi del percorso politico e valoriale che sta alla base della lista civica L'altra Carate. I punti programmatici, gli impegni e le concrete proposte per la nostra città sui singoli ambiti ammistrativi potranno essere consultati cliccando sui link appositi.


Noi, le persone che hanno deciso di riprendere, reinventandola, l’esperienza della lista civica “L’altra Carate”, nata quattro anni fa nel centrosinistra caratese a sostegno di Francesco Paoletti, in questo momento particolarmente difficile per l’Italia e per Carate, siamo mossi dall’idea e dalla volontà di testimoniare fattivamente la forza di credere nella “Politica”.

La politica parte dall’ideale di costruire o, ancor più, di migliorare la città, in questo caso Carate, fondata su rapporti condivisi, sul desiderio di trovare strade da percorrere “insieme”, di sbrogliare “insieme” la matassa intricata dei problemi che riguardano certamente i singoli individui, ma che interpellano tutti e richiamano ciascuno di noi ad una responsabilità generale.

Riteniamo, inoltre, che non esista la possibilità di analizzare e comprendere le situazioni locali senza inserirle in un orizzonte più ampio, nazionale, sovranazionale e mondiale.

Il piccolo è inserito nel grande, il basso nell’alto, la riflessione sulla condizione di un singolo non può prescindere dalla considerazione della realtà degli altri, dalle dinamiche complesse della realtà globale. Se così è, fra le molteplici linee guida che sostengono la nostra scelta politica ed umana, ne rivendichiamo alcune come prioritarie.

La prima è il “rispetto”, rispetto per le idee, perché non ce n’è mai una che valga, nei canoni democratici, più di altre. Rispetto per le scelte ed i comportamenti che possiamo non condividere o condividiamo solo in parte, al fine di trovare, in ogni caso, la sintesi migliore possibile per il bene comune. Altrimenti il dialogo ed il confronto rischiano di rimanere parole vane.

E questo vale, primariamente, fra tutti coloro che concorrono al raggiungimento dello stesso obiettivo, ma anche fra coloro stanno percorrendo strade diverse dalla nostra e che sarà necessario seriamente considerare, mai con autosufficienza. Mai solo avversari, tanto meno nemici. La verità, in particolare rispetto ai problemi da affrontare e risolvere, non può essere totalizzante.

La seconda linea guida è il collegamento stretto tra responsabilità che, in politica, significa rispondere a chi ci ha eletto, e coerenza ed onestà. Di volta in volta è richiesto di essere coerenti fra promesse, impegni e realizzazioni concrete, mettendo sempre di fronte noi stessi e nello stesso tempo i cittadini alla “verità” ed alla chiarezza delle nostre azioni.

Trasparenza non significa solo “mettere in piazza” quello che si sceglie di fare e/o si fa, ma fare chiarezza sulle motivazioni sottese, sul metodo assunto, sugli ostacoli incontrati, sulle contraddizioni del nostro operare e perfino sugli errori di percorso compiuti.

Essere cioè “veri”, nel ruolo politico ed anche come persone, non certamente infallibili.

Ognuno, perciò, anche in politica, deve prendersi “cura” dell’altro.

Ecco la premessa che sta alla base del nostro lavoro e che alcuni potranno ritenere sovrabbondante se non addirittura inutile. Il tempo di oggi, però, ci chiama ad interpretare la politica come il massimo dell’impegno. Impegno per che cosa? Sicuramente a Carate l’impegno è per il cambiamento, non però con la presunzione di gettare tutto quel che c’è o che è stato fatto di meritevole. Il mondo complesso è esigente, il mondo a “disagio” dei giorni nostri ci chiama a comprendere le diversità, a riconoscere i problemi, dai più semplici ai più grandi, a procedere anche per piccoli passi. Di conseguenza, senza entrare ora nello specifico, la tutela del territorio, degli spazi verdi, l’educazione, l’istruzione e la cultura, il lavoro e la salute, la casa e la famiglia, i servizi alla persona, i diritti e la solidarietà, sono elementi di un tutto, sono sottoinsiemi di un insieme più vasto che avrà come obiettivo lo “stare bene”, oggi e domani, nella città di Carate.

Non abbiamo paura di partire dagli “ultimi” perché se riusciamo a diminuire le loro difficoltà e sofferenze, anche le nostre diminuiranno, in particolare il timore, sottinteso ma sempre vivo che, quando, a nostra volta, un domani saremo più fragili, ci sarà qualcuno che avrà imparato e sarà capace di prenderci cura di noi e di “servirci”.

Ecco perché anche quelli che possono apparire slogan elettorali riacquistano la loro vera dimensione: una Carate “aperta”, “inclusiva”, “serena”, “gioiosa”, “partecipata”, una città per i bambini, per i giovani, gli anziani e le donne.

Noi vogliamo essere un solido granello di sabbia su cui contare perché la “spiga” maturi di una politica seria e viva. Da soli non si può, insieme si cammina meglio e ci si stanca meno.

 

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